“Serve un cambiamento immediato, perciò appoggeremo i dodici quesiti referendari depositati dai Radicali con particolare attenzione a quelli riguardanti la riforma della giustizia. E nello specifico l’abrogazione dei due articoli della legge n. 117 del 1988 sulla responsabilità civile dei magistrati e la limitazione del carcere preventivo, cioè della custodia cautelare, soltanto per i reati gravi”: lo afferma il consigliere regionale del Pdl Massimo Monni.
“Non di minore importanza – aggiunge – l’abrogazione delle norme che consentono la pratica dei magistrati fuori ruolo e la separazione delle carriere dei magistrati, quindi la netta divisione tra le carriere della magistratura requirente, cioè i pubblici ministeri, vale a dire l’accusa, da quelle della magistratura giudicante”.
“Il referendum – ricorda Monni – può essere chiesto da 500mila elettori o da cinque Consigli regionali e se le firme saranno raccolte entro settembre, la Corte Costituzionale dovrà successivamente decidere se considerare ammissibili o no i singoli quesiti. Sarà quindi nostra intenzione – conclude – impegnarci insieme ai Radicali nella raccolta delle firme con lo scopo di rendere possibile il referendum”.
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